
Anche per il 2017 Rand Fishkin (Moz) ha provato a fare qualche previsione su come cambierà la scena SEO da qui a fine anno.
Eccoti i suoi 8 pronostici SEO per il 2017:
1. La Ricerca Vocale arriverà al 25% del totale delle ricerche effettuate su Google nel USA, entro 12 mesi
Le ricerche via desktop rimarranno invece grossomodo uguali e quelle mobile (non via voce) continueranno a crescere.
In pratica, la ricerca vocale NON cannibalizzerà gli altri tipi di ricerca, ma sarà una (nuova) modalità che diventerà sempre più di moda. Nel 2016 Google ha affermato che le query via voice effettuate tramite dispositivi mobili sono passate dal 20% (a Maggio) al 25% (a Settembre), e anche un recente report KPCB mostra una crescita impressionante:

Secondo Fishkin la classica “ricerca testuale” potrebbe addirittura rischiare una rapida contrazione fra 2-3 anni, se la ricerca vocale continuerà a crescere a ritmi sostenuti.
2. Google rimarrà di gran lunga la principale fonte di traffico per i siti web
Né Facebook né altre fonti riusciranno a scalfirlo. Ecco una classifica generale delle prime 15 traffic source secondo SimilarWeb:

Escludendo il traffico “direct” (nel quale rientrano anche un sacco di referral difficilmente tracciabili) si può notare che Google ha un peso circa 11 volte maggiore di Facebook, il quale è circa 1 volta e mezzo YouTube.
Secondo Fishkin, Google rimarrà saldamente in testa alle fonti di traffico dei siti web per tutto il 2017.
3. Ci saranno meno acquisizioni/exit nel settore rispetto al 2015/2016
Ma ci sarà almeno una exit o IPO importante fra i principali SEO software.

La SEO è sempre stata una nicchia nel mondo del software: la stragrande maggioranza dei player qui sopra sono privati, non finanziati, e fatturano meno di 1 milione/anno.
Forse è colpa del fatto che la SEO viene vista come troppo dipendente da Google, o forse per via di una cattiva reputazione (derivante da un passato non troppo “pulito”).
Secondo Fishkin, uno fra questi player sarà oggetto di una acquisizione o di IPO entro l’anno:
- Yext
- Searchmetrics
- SEMRush
- Brightedge
- Conductor
- STAT
- Rio SEO
- Sistrix
- Yoast
- Moz
E se invece fosse il caso della nostrana SEOZoom? 
4. Google offrirà annunci pubblicitari a pagamento all’interno di featured snippet, knowledge graph, e/o carousel
Nel corso del 2016 Google ha messo la pubblicità nella ricerca immagini, nei local pack e ha aumentato i banner in testa alle SERP fino a 4. Ciò nonostante, il CTR è rimaso sostanzialmente stabile.

Secondo uno studio di Merkle/RKG, confermato da dati in possesso dello stesso Fishkin, la percentuale media di click di tutte le tipologie di query di ricerca è oggi fra 1,5% e 2,5%.
5.Le ricerche effettuate su Amazon arriveranno almeno al 4% del volume delle ricerche effettuate su Google
Avrai certamente sentito dire che Amazon sta superando Google come luogo dove i consumatori iniziano a cercare prodotti che vogliono acquistare. Purtroppo si tratta di dati che provengono da sondaggi, e sappiamo quanto valore abbia oggi un sondaggio…
Secondo dati di Moz, Amazon fa probabilmente il 2% di tutto il volume di ricerca di Google. E secondo Fishkin questo volume crescerà fino al 4% entro il 2017, anche grazie ad Alexa/Echo.
6. Twitter rimarrà indipendente, e rimarrà il network più importante/popolare per editori e influencer
Nel 2016 Twitter è stato più volte al centro dell’attenzione, sia per la mancata acquisizione (da parte di Google, ma non solo), sia per i dati sul traffico/revenue non proprio brillanti.
Ciò nonostante Fishkin ritiene che Twitter sia la piattaforma più potente per editori e influencer che vogliono connettersi, condividere e conversare. Il fatto di essere un sistema aperto (anziché chiuso come Facebook, Instagram o Snapchat) e connesso ad altri media (TV) gli offre un certo vantaggio e una certa peculiarità.
Fishkin crede anche che Twitter rimarrà indipendente e con ricavi in crescita… anche se questi ultimi non saranno quelli che Wall Street immagina.
7. Le prime 10 applicazioni mobile del 2016 rimarranno le stesse anche nel 2017
Al massimo ci sarà una sola new entry, e non più di 4 cambiamenti di posizione.

Amazon è entrata nella top 10, ma a parte questo non è successo nulla di rilevante nel 2016. La cosa che colpisce è che Google e Facebook occupano 8 posizioni su 10 nella classifica di Nielsen, e queste applicazioni sono responsabili di oltre il 90% di tutte le attività effettuate con le app.
8. Nel 2017 Google ammetterà pubblicamente l’utilizzo di “engagement data” nel suo sistema di ranking
Se fino ad oggi questi dati sono stati usati solo per fare training/learning, quest’anno finiranno nell’algoritmo di ranking.
Il tema è stato molto dibattuto nel corso del 2016 e anche Paul Haahr, “ranking engineer” di Google, ne ha accennato in una sua presentazione durante l’SMX West di Marzo:

Fishkin pensa insomma che i tempi dei “link + parole chiave” stiano giungendo al termine, e che il comportamento dell’utente nei confronti dei contenuti/siti web stia per entrare a far parte della SEO in modo ufficiale.
Staremo a vedere. 