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È ufficiale: a partire dal 15 Febbraio 2018, Chrome rimuoverà dai siti web tutti gli annunci pubblicitari non conformi agli standard della Coalition for Better Ads.
In pratica, se all’interno dell’Ad Experience Report della Search Console di Google il tuo sito risulta “non conforme” per più di 30 giorni, chi lo visita con Chrome non vedrà più i banner che hai inserito nelle pagine stesse del sito: ovviamente puoi sistemare il problema togliendo gli annunci pubblicitari fastidiosi ed intrusivi dal tuo sito e chiedendo a Google di revisionarlo nuovamente; se è tutto OK uscirai da tale “penalizzazione”.
Viene così confermata la posizione presa da Google il 1 Giugno 2017.
Sono i formati che trovi praticamente su tutti i siti web più noti!
Per desktop:
Per mobile:
In pratica si salveranno solo i classici formati statici, inseriti nel sito in una misura NON superiore al 30% della pagina.
Francamente non lo so, ma azzardo 2 ipotesi.
Miglior scenario: il budget pubblicitario si sposterà dai formati fastidiosi e intrusivi verso quelli accettati da Better Ads. Risultato: gli editori online continueranno a guadagnare le stesse cifre di prima (quelli “virtuosi” guadagneranno più di prima!), ma i siti saranno molto più belli e meno pieni di banner che spuntano come funghi (e quindi anche i lettori ne otterrano un notevole beneficio). A questo punto, gli editori potranno cercare di inserire dei sistemi per bloccare gli utenti che utilizzano AdBlock, visto che la solita scusa “uso AdBlock perché il tuo sito ha troppi banner” non reggerà più.
Peggior scenario: il budget pubblicitario NON si sposterà dai formati fastidiosi e intrusivi verso quelli accettati da Better Ads. Risultato: gli editori online guadagneranno molto meno di prima, e – dopo una breve fase di test – torneranno a tappezzare il sito con formati ignobili. Di conseguenza Google li “penalizzerà”, e un sacco di editori chiuderanno i battenti. Ma i più “penalizzati” saranno i lettori, che da un lato saranno costretti a sorbirsi siti pieni zeppi di banner, e dall’altro vedranno man mano sparire dal web diversi editori che non riescono a trovare un modello economicamente sostenibile.
Tu per quale scenario propendi?